Crowdfunding cinematografico + marketing partecipativo = il Vangelo secondo Precario

Crowdfunding cinematografico: il Vangelo secondo Precario

Nel 2005 la casa di produzione cinematografica Oltremedia ha prodotto il lungometraggio il Vangelo secondo Precario, primo caso di crowfunding cinematografico in Italia.

Il marketing partecipativo

​Il marketing funziona quando le persone reagiscono ai suoi messaggi, secondo i suoi piani.

Il marketing partecipativo funziona quando le persone aiutano il marketing a vendere il prodotto.

Nel caso de Il Vangelo seccondo Precario, avevamo una grande promessa, “Il primo film italiano sul precariato” e uno straordinario gruppo di lavoro al 100% focalizzato sulla realizzazione del film.

Ci servivano 40.000 euro per coprire i costi.

Ma Facebook non c’era ancora…

Prima fase: il sasso nello stagno

“Promettici i tuoi 10, raggiunto il budget di 40k euro realizzeremo il film e tu riceverai a casa una copia in dvd con il tuo nome nei titoli di coda!”.

Il primo passo è consistito nel presentare questa promessa a tutta la galassia di associazioni e movimenti sensibili al tema del precariato.

Nel giro di pochi giorni eravamo a 500 sottoscrizioni, non abbastanza per produrre il film, ma più che sufficenti per farci notare e ottenere qualche intervista in radio e i primi articoli.

Cogliere le opportunità che hai generato

​La piccola visibilità che avevamo ottenuto ci aprì le porte di interlocutori come case di produzione più grandi, associazioni importanti e pubblica amministrazione. A quel livello trovare il budget con un progetto produttivo e distributivo solido è stato piuttosto facile.

Avevamo i nostri 40.000 euro e potevamo iniziare a produrre.

La case history

Il Vangelo secondo precario, lungometraggio prodotto da Oltremedia nel 2005 per la regia di Stefano Obino, è stata una straordinaria case history sotto molti punti di vista.

  • Per il modello produttivo, primo caso a livello europeo di crowdfunding cinematografico. "Promettici i tuoi 10, raggiunto il budget di 40k euro realizzeremo il film e tu riceverai a casa una copia in dvd con il tuo nome nei titoli di coda!".
  • Per il modello distributivo, basato su una rete mista di punti di proiezione (cinema, scuole, circoli, biblioteche e luoghi pubblici) che ha permesso di raggiungere due obbiettivi straordinari che pochissimi film (nessuno indipendente) riescono a raggiunge
  • Per la strategia di marketing, battezzata "multinicchia a espansione" in occasione di una conferenza organizzata dall'Università Bocconi di Milano, articolata su micro target e condotta con un mix media che comprendeva già l'utilizzo dei social network, allora agli albori.