Informazioni tratte dallo studio “Index of Readiness for Digital Lifelong Learning: changing how europeans upgrade their skills” di CEPS - Centre for European Policy Studies in partnership con Grow with Google
La digitalizzazione comporta trasformazioni dirompenti nella società, che vanno dall’accesso ai servizi, interazione con gli altri, ottenere e condividere informazioni, a metamorfosi nella natura e organizzazione del lavoro. L’apprendimento non fa eccezione.
La digitalizzazione dell’apprendimento è il processo attraverso il quale l’istruzione e la formazione, e in generale le competenze, acquisizione, sviluppo e riconoscimento, si stanno trasformando grazie all’uso delle tecnologie digitali.
Le tecnologie digitali hanno già cambiato l’accesso all’informazione e alla conoscenza nella vita quotidiana. Tutorial multimediali online possono essere fruiti per qualsiasi attività quotidiana.
Per misurare la situazione attuale dell’apprendimento digitale nei paesi europei e per attirare l’attenzione su questa questione molto importante, l’Unità Lavoro e competenze del Centro per gli studi politici europei (CEPS) ha sviluppato un indice di prontezza per l’apprendimento permanente digitale (IRDLL) per i 27 Stati membri dell’Unione Europea (UE).
Il digital learning comprende il modo in cui le tecnologie digitali sono integrate negli approcci di insegnamento e di apprendimento, all’interno di un’organizzazione, considerando anche la capacità degli utenti di utilizzare al meglio tali tecnologie e abbracciare il cambiamento.
L’apprendimento digitale elimina i confini dell’apprendimento formale e informale e crea un continuum di opportunità di apprendimento. Cambia dove e quando si impara - eliminando o almeno riducendo barriere all’accessibilità creando spazi virtuali e la possibilità di imparare in qualsiasi momento. Aumenta i potenziali attori da e con i quali si impara.
Se affrontato correttamente, l’apprendimento digitale può migliorare l’apprendimento in tre dimensioni, che possono essere riassunte spiegando come la digitalizzazione può fornire un apprendimento più ampio, più economico e migliore.
I paesi che stanno facendo il meglio nel complesso sono l’Estonia(1), Paesi Bassi (2), Finlandia (3), Lussemburgo (4°), Malta (5°) e Cipro (6°). I risultati della maggior parte di questi paesi non sono sorprendenti, dato che nei paesi nordoccidentali la qualità delle istituzioni e risultati economici impattano direttamente sulla prontezza a favorire l’apprendimento digitale.
Questi leader sono seguiti da paesi leggermente al di sopra e al di sotto della media europea. La Svezia conduce al 7° posto, seguito dalla Spagna (8°) e Portogallo (9°), Austria (10°), Lituania (11°), Irlanda (12°), Croazia (13°), con l’Ungheria e Lettonia in parità per il 14° posto.
Sotto la media UE sono Slovenia (16°), Danimarca (17°), Francia (18°), Bulgaria (19°) e Slovacchia (20°).
I paesi con prestazioni significativamente inferiori alla media europea sono il Belgio (21°), la Polonia (22°), la Repubblica Ceca (23°), Romania (24°), Grecia (25°), Italia (26°) e Germania (27°).
La parte bassa della classifica degli Stati membri dell’UE del sud e dell’est in fondo alla classifica non è sorprendente, ma l’ultimo posto della Germania mette in evidenza un importante messaggio.
Per approfondire l’argomento vi rimandiamo al testo originale:
https://grow.google/intl/europe/digital-readiness-index