Italia al 26 posto (su 27) nell’indice “readiness for digital lifelong learning” di CEPS e Google

Uomo segue un corso online nel suo ufficio

Informazioni tratte dallo studio “Index of Readiness for Digital Lifelong Learning: changing how europeans upgrade their skills” di CEPS - Centre for European Policy Studies in partnership con Grow with Google

La digitalizzazione comporta trasformazioni dirompenti nella società, che vanno dall’accesso ai servizi, interazione con gli altri, ottenere e condividere informazioni, a metamorfosi nella natura e organizzazione del lavoro. L’apprendimento non fa eccezione.

La digitalizzazione dell’apprendimento è il processo attraverso il quale l’istruzione e la formazione, e in generale le competenze, acquisizione, sviluppo e riconoscimento, si stanno trasformando grazie all’uso delle tecnologie digitali.

Le tecnologie digitali hanno già cambiato l’accesso all’informazione e alla conoscenza nella vita quotidiana. Tutorial multimediali online possono essere fruiti per qualsiasi attività quotidiana.

Per misurare la situazione attuale dell’apprendimento digitale nei paesi europei e per attirare l’attenzione su questa questione molto importante, l’Unità Lavoro e competenze del Centro per gli studi politici europei (CEPS) ha sviluppato un indice di prontezza per l’apprendimento permanente digitale (IRDLL) per i 27 Stati membri dell’Unione Europea (UE).

Digital learning - cos'è e a cosa serve

Il digital learning comprende il modo in cui le tecnologie digitali sono integrate negli approcci di insegnamento e di apprendimento, all’interno di un’organizzazione, considerando anche la capacità degli utenti di utilizzare al meglio tali tecnologie e abbracciare il cambiamento.

L’apprendimento digitale elimina i confini dell’apprendimento formale e informale e crea un continuum di opportunità di apprendimento. Cambia dove e quando si impara - eliminando o almeno riducendo barriere all’accessibilità creando spazi virtuali e la possibilità di imparare in qualsiasi momento. Aumenta i potenziali attori da e con i quali si impara.

Se affrontato correttamente, l’apprendimento digitale può migliorare l’apprendimento in tre dimensioni, che possono essere riassunte spiegando come la digitalizzazione può fornire un apprendimento più ampio, più economico e migliore.

INDEX OF READINESS FOR DIGITAL LIFELONG LEARNING IN EUROPE (IRDLL)

  1. Estonia
  2. Paesi Bassi
  3. Finlandia
  4. Lussemburgo
  5. Malta
  6. Cipro
  7. Svezia
  8. Spagna
  9. Portogallo
  10. Austria
  11. Lituania
  12. Irlanda
  13. Croazia
  14. Ungheria
  15. Lettonia (parità con l'Ungheria)
  16. Slovenia
  17. Danimarca
  18. Francia
  19. Bulgaria
  20. Slovacchia
  21. Belgio
  22. Polonia
  23. Repubblica Ceca
  24. Romania
  25. Grecia
  26. Italia
  27. Germania

I paesi che stanno facendo il meglio nel complesso sono l’Estonia(1), Paesi Bassi (2), Finlandia (3), Lussemburgo (4°), Malta (5°) e Cipro (6°). I risultati della maggior parte di questi paesi non sono sorprendenti, dato che nei paesi nordoccidentali la qualità delle istituzioni e risultati economici impattano direttamente sulla prontezza a favorire l’apprendimento digitale.

Questi leader sono seguiti da paesi leggermente al di sopra e al di sotto della media europea. La Svezia conduce al 7° posto, seguito dalla Spagna (8°) e Portogallo (9°), Austria (10°), Lituania (11°), Irlanda (12°), Croazia (13°), con l’Ungheria e Lettonia in parità per il 14° posto.

Sotto la media UE sono Slovenia (16°), Danimarca (17°), Francia (18°), Bulgaria (19°) e Slovacchia (20°).

I paesi con prestazioni significativamente inferiori alla media europea sono il Belgio (21°), la Polonia (22°), la Repubblica Ceca (23°), Romania (24°), Grecia (25°), Italia (26°) e Germania (27°).

La parte bassa della classifica degli Stati membri dell’UE del sud e dell’est in fondo alla classifica non è sorprendente, ma l’ultimo posto della Germania mette in evidenza un importante messaggio.

Trends e conclusioni

  • Il progresso è disomogeneo e tutti i paesi hanno spazio per crescere.
  • Il denaro parla - fino a un certo punto.
  • Né la geografia né la storia sono destino.
  • Un'azione determinata anche da un piccolo paese può aiutare
  • Le dimensioni contano negativamente, trascinando giù l'Europa
  • L'Europa non andrà avanti senza la sua economia più grande; ciò richiede cambiamenti al di là della Germania.

​Per approfondire l’argomento vi rimandiamo al testo originale:
https://grow.google/intl/europe/digital-readiness-index